Uffici che toccano il cielo, un bel
palazzone moderno in centro città di quelli che si possono permettere
solo le compagnie veramente importanti. Gli ultimi tre piani pieni di
gente indaffarata in abiti eleganti. Gente seria, gente affidabile,
gente che fa esattamente quello che gli viene detto. I veri leader
nel settore del Creato.
I cubicoli sono vuoti. Tutti gli
impiegati sono ammassati in sala riunioni. È tutto un fremere di
eccitazione. È raro che la Direzione coinvolga tutto il personale
nelle sue manovre. La sala è gremita di uomini e donne in abiti. Una
porticina laterale si apre accanto al leggio, tra le gradinate ad
anfiteatro della sala riunioni passa un brusio accompagnato di
rumore di fogli e cartellette pronte a ricevere informazioni.
-Buongiorno.- l'amministratore è oltre
il concetto di bellezza. Un abito su misura, capelli biondo miele,
occhi azzurri. Si schiarisce platealmente la voce ed ottiene un
silenzio istantaneo.
-Siamo lieti di comunicare che la
Direzione ha deciso di chiudere le pratiche in sospeso ed operare
una massiccia riorganizzazione societaria.- sorride.
-Ci teniamo a comunicarvi il nostro
orgoglio su come avete finora gestito la situazione e gli infiniti
problemi che questo progetto ha dato.- batte le mani alla platea
chiamando un applauso generale.
-Ora però, è arrivato il momento di
chiudere l'attività e godersi i meritati frutti del nostro lavoro.-
continua appena gli applausi si spengono -Credo conosciate tutti la
procedura: pioggia di fuoco, laghi di sangue, i cavalieri e tutto il
resto. Ma prima dobbiamo completare gli ultimi preparativi.-
Guerra, è di questo che si parla. È
così che chi è sicuro di vincere si riferisce alla fine di tutto.
-La Direzione ha promesso ai mortali che
prima del bilancio finale ai giusti sarebbe stata risparmiata un bel
po' di burocrazia- tra le file di spettatori alcuni attendenti
portano delle cartelline distribuendole ai presenti.
-Sarà un
lavoraccio ma le cifre sono al di sotto delle previsioni. Da ora in
poi tutte le altre attività sono sospese. Avete una lista, ora tocca
a voi portare i giusti nel regno dei cieli.- prima che qualcuno possa
fare domande l'Amministratore si gira e esce dalla sala. Dipendenti
normali andrebbero nel panico. Questi no, loro escono ordinatamente
dalla sala riunioni mantenendo compostezza malgrado la confusione
interiore.
Il bimbetto strilla, allunga le manine
verso la madre e piange. Heniel lo tiene ben stretto per i capelli.
Lo tira a se e con un gesto fluido gli apre la gola. Sulla sedia,
legata col nastro adesivo, la madre cerca di gridare e si dibatte, il
marito è pietrificato dall'orrore. Dalla gola del bambino un fiotto
di sangue inzozza il tappeto. Nel salotto le finestre sono chiuse,
l'aria puzza di sangue. Fuori al villino il silenzio della sera.
Heniel pulisce il coltello su un panno
da cucina, un altro scende dalle scale sbirciando una cartellina
bianca. Le dita insanguinate lasciano evidenti impronte rosse.
-Tu sei sicuro che funzioni così?-
chiede Heniel
-Certo. Come altro dovremmo mandare le
anime in Paradiso se non uccidendo i corpi mortali?- risponde Nekal
-E' solo che mi sembra... non so...
sporco.-
-lo so, la vita terrena è una cosa
disgustosa. Ma non c'è alternativa.- apre la cartelletta e scruta una
serie di nomi
-Ok, i bambini sono a posto ora c'è da capire gli
adulti.- la coppia sobbalza sulla sedia. Nekal li ignora
-Sono sull'elenco?- chiede Heniel avvicinandosi ai prigionieri col coltello in mano.
-Non ne ho idea. Hanno
fatto un casino incredibile con questa lista: ordine alfabetico..- Nekal fruga tra i fogli.
-molto efficiente, no?-
-Si, finchè non ti ritrovi con una
famigliola dove il padre è a pagina 3 e i figli a pagina 38.-
-In effetti è una bella rottura.- Heniel si gira
verso i prigionieri, accarezza il viso della donna. È bella anche se
il terrore e la sofferenza ne distorcono il volto. -Ci scusi, presto
sarà tutto finito. Andrà tutto bene.-
-A meno che a lei non tocchi il lago di
fuoco.- sbuffa l'altro.
-Un po' di tatto!- ribatte sconvolto.
-Giusto, scusami.- riprende a scorrere
l'elenco. -Ecco: Mark Bloch.-Heniel annuisce si porta dietro al
marito gli occhi dell uomo implorano pietà. Il
coltello passa veloce sulla gola. Un altro fiotto di sangue. Pochi
secondi ed è tutto finito.
-La donna?- chiede Heniel ancora sporco di sangue
-No, lei non risulta. Posa tutto e
andiamo via. Se sarà fortunata potrebbe redimersi in seguito.-
il coltello viene buttato a terra. La
cartellina chiusa. I due indossano i cappotti e si avviano alla
porta. solo ora, in preda allo shock la donna nota ali e aureole traslucide intorno ai due
-Certo che è una faticaccia essere i
buoni non trovi?-
Come al solito sotto la sceneggiatura per chi si volesse cimentare. Basta farlo presente e mettermi nei credits.
Per i personaggi potete fare un po' come vi pare. giusto un paio di linee guida: Heniel e Nelkal sono due angeli, quindi belli e maestosi. indossano vestiti normali (io li immagino come testimoni di Geova poi fate voi). la famiglia non ha segni particolari basta che ci si tiene sul genere "famiglia delle pubblicità" per mantenere un effetto shockante.
Per il resto: se ci sono dubbi basta chiedere.
TAVOLA 1
1
Interno notte, il salotto di un appartamento
tipico americano. Dettagli sulle mani di un bambino (6-7 anni)
protese verso qualcosa. Aperte come a chiedere aiuto. Heniel lo tiene per i capelli ma lo vedremo dopo.
FUORICAMPO (Heniel): stai calmo, ci vorrà un
attimo
2
allarghiamo e ruotiamo frontalmente.
Sulla testa del bambino c'è la mano di Heniel che lo tiene per i
capelli. Il bimbo è sconvolto e in lacrime.
BAMBINO: m-mamma!
3-4
soggettiva del bambino che guarda il
centro di un elegante salotto dove il padre e la madre sono legati e
imbavagliati col nastro adesivo alle sedie. Entrambi terrorizzati e
in lacrime. Alle loro spalle una porta aperta.
PADRE: mmmunf!!!
FUORICAMPO (Heniel): dopo andrà tutto bene.
Promesso.
5
dettaglio sulla gola del ragazzino.
Heniel passa un coltellaccio squarciandola, il sangue cola sulla maglia e il pavimento.
ONOMATOPEA: zok!
6
Soggettiva di Heniel. Il ragazzino cade
in avanti, una pozza di sangue si allarga intorno alla gola.
FUORICAMPO (Heniel): certo che siete dei begli
egoisti...
TAVOLA 2
1-2 VERTICALE
Heniel a figura intera in piedi, con un
panno pulisce il sangue dal coltello. Ha un espressione serena.
HENIEL: a vostro figlio spetta il regno
dei cieli e voi urlate e scalciate...
3
primo piano sulla madre imbavagliata
che cerca di gridare nonostante il nastro adesivo sulla bocca. Si
intravede la porta dietro di lei.
HENIEL: era meglio se rimaneva qui con
voi? Con l'apocalisse in arrivo?
4
spostiamo l'inquadratura sulla porta la
sagoma di Nekal si avvicina dal corridoio. Non lo vediamo ancora nei
dettagli.
NEKAL: certa gente non sa cos'è la
gratitudine Heniel.
5-6
allarghiamo e saliamo dando una
panoramica sulla stanza. Al centro marito e moglie legati. Sulla
sinistra Heniel accanto al corpo del bambino e sulla destra, appena
entrato dalla porta, Nekal.
HENIEL: già, anche se non mi sento
proprio a mio agio con questa cosa.
NEKAL: dobbiamo portare i giusti in
paradiso prima dell'apocalisse. conosci un modo migliore per far
ascendere le anime al cielo?
TAVOLA 3
1-2
stringiamo su Nekal a mezzo busto che
allarga le braccia esasperato in una mano ha una cartelletta da
ufficio bianca macchiata di sangue.
NEKAL: già gli elenchi sono un incubo
burocratico, non ti ci mettere anche tu.
3
controcampo su Heniel che col posllice
indica alle sue spalle verso i due legati.
HENIEL: Vero, in Cielo sono fissati per la burocrazia. I genitori che non dobbiamo fare?
4
torniamo su Nekal che sfoglia i dati
nella cartelletta.
NEKAL: Fammi controllare. Qui è tutto
in ordine alfabetico. Con le coppie sposate è un disastro.
5-6
Il marito e la moglie legati
affiancati. Il marito scuote la testa come a dire “no”
HENIEL: fa in fretta, credo che ci stia
pregando. Mi fa sentire a disagio...
TAVOLA 3
1-2
Heniel si sposta di fianco alla donna.
È accovacciato, la guarda negli occhi girandole la testa e
accarezzandole la guancia con aria rassicurante.
HENIEL: andrà tutto bene. Se siete
stati buoni cristiani tra poco vi rincontrerete in paradiso. Ci ringrazierete, lo so che può essere un po' shockante...
3
Stringiamo sulla donna che chiude gli
occhi forte e piange
FUORICAMPO (Nekal): ehm... temo di no. Il
marito è in lista. A lei tocca il lago di fuoco e tutto il resto
4
Nekal visto dal d'avanti a mezzo busto
mentre chiude la cartellina.
NEKAL: però potrebbe sempre redimersi
durante l'apocalisse...
5
Heniel cammina dietro le sedie dei due
legati. Vediamo solo le sue gambe e la mano che stringe il coltello.
In primo piano i due prigionieri.
HENIEL: Peccato. Scusate se andiamo di
fretta ma la lista è lunga e noi siamo pochi.
6
dettaglio del coltello che si muove in
orizzontale tagliando la gola del marito
ONOMATOPEA: ZOK!
HENIEL: un sacco di lavoro da fare.
TAVOLA 4
1-2 VERTICALE
la donna grida e si agita sulla sedia
ha il viso sporco di sangue sul lato rivolto verso il marito.
MOGLIE: mmmmf!! mmmmmf!
3
spostiamo l'immagine sul marito
accasciato sulla sedia on la gola aperta e col sangue che zampilla
fuori.
4
Heniel visto dal davanti mentre butta a
terra il coltello.
HENIEL: Non si preoccupi signora, avviseremo qualcuno che lei è qui. Non è nostra intenzione farle del male.
5-6
Heniel e Nekal visti dal davanti che
camminano verso il lettore, adesso hanno un aureola ed un paio d'ali
traslucide tipo angeli. Nello spazio tra i due si intravede il
soggiorno e la donna.
NEKAL: certo che è davvero una
faticaccia essere i buoni vero?
FINE