giovedì 6 agosto 2015

La chiamata degli angeli



Uffici che toccano il cielo, un bel palazzone moderno in centro città di quelli che si possono permettere solo le compagnie veramente importanti. Gli ultimi tre piani pieni di gente indaffarata in abiti eleganti. Gente seria, gente affidabile, gente che fa esattamente quello che gli viene detto. I veri leader nel settore del Creato.
I cubicoli sono vuoti. Tutti gli impiegati sono ammassati in sala riunioni. È tutto un fremere di eccitazione. È raro che la Direzione coinvolga tutto il personale nelle sue manovre. La sala è gremita di uomini e donne in abiti. Una porticina laterale si apre accanto al leggio, tra le gradinate ad anfiteatro della sala riunioni passa un brusio accompagnato di rumore di fogli e cartellette pronte a ricevere informazioni.
-Buongiorno.- l'amministratore è oltre il concetto di bellezza. Un abito su misura, capelli biondo miele, occhi azzurri. Si schiarisce platealmente la voce ed ottiene un silenzio istantaneo.
-Siamo lieti di comunicare che la Direzione ha deciso di chiudere le pratiche in sospeso ed operare una massiccia riorganizzazione societaria.- sorride.
-Ci teniamo a comunicarvi il nostro orgoglio su come avete finora gestito la situazione e gli infiniti problemi che questo progetto ha dato.- batte le mani alla platea chiamando un applauso generale.
-Ora però, è arrivato il momento di chiudere l'attività e godersi i meritati frutti del nostro lavoro.- continua appena gli applausi si spengono -Credo conosciate tutti la procedura: pioggia di fuoco, laghi di sangue, i cavalieri e tutto il resto. Ma prima dobbiamo completare gli ultimi preparativi.-
Guerra, è di questo che si parla. È così che chi è sicuro di vincere si riferisce alla fine di tutto.
-La Direzione ha promesso ai mortali che prima del bilancio finale ai giusti sarebbe stata risparmiata un bel po' di burocrazia- tra le file di spettatori alcuni attendenti portano delle cartelline distribuendole ai presenti.
 -Sarà un lavoraccio ma le cifre sono al di sotto delle previsioni. Da ora in poi tutte le altre attività sono sospese. Avete una lista, ora tocca a voi portare i giusti nel regno dei cieli.- prima che qualcuno possa fare domande l'Amministratore si gira e esce dalla sala. Dipendenti normali andrebbero nel panico. Questi no, loro escono ordinatamente dalla sala riunioni mantenendo compostezza malgrado la confusione interiore.

Il bimbetto strilla, allunga le manine verso la madre e piange. Heniel lo tiene ben stretto per i capelli. Lo tira a se e con un gesto fluido gli apre la gola. Sulla sedia, legata col nastro adesivo, la madre cerca di gridare e si dibatte, il marito è pietrificato dall'orrore. Dalla gola del bambino un fiotto di sangue inzozza il tappeto. Nel salotto le finestre sono chiuse, l'aria puzza di sangue. Fuori al villino il silenzio della sera.
Heniel pulisce il coltello su un panno da cucina, un altro scende dalle scale sbirciando una cartellina bianca. Le dita insanguinate lasciano evidenti impronte rosse.
-Tu sei sicuro che funzioni così?- chiede Heniel
-Certo. Come altro dovremmo mandare le anime in Paradiso se non uccidendo i corpi mortali?- risponde Nekal
-E' solo che mi sembra... non so... sporco.-
-lo so, la vita terrena è una cosa disgustosa. Ma non c'è alternativa.- apre la cartelletta e scruta una serie di nomi 
-Ok, i bambini sono a posto ora c'è da capire gli adulti.- la coppia sobbalza sulla sedia. Nekal li ignora
-Sono sull'elenco?- chiede Heniel avvicinandosi ai prigionieri col coltello in mano.
-Non ne ho idea. Hanno fatto un casino incredibile con questa lista: ordine alfabetico..- Nekal fruga tra i fogli.
-molto efficiente, no?-
-Si, finchè non ti ritrovi con una famigliola dove il padre è a pagina 3 e i figli a pagina 38.-
-In effetti è una bella rottura.- Heniel si gira verso i prigionieri, accarezza il viso della donna. È bella anche se il terrore e la sofferenza ne distorcono il volto. -Ci scusi, presto sarà tutto finito. Andrà tutto bene.-
-A meno che a lei non tocchi il lago di fuoco.- sbuffa l'altro.
-Un po' di tatto!- ribatte sconvolto.
-Giusto, scusami.- riprende a scorrere l'elenco. -Ecco: Mark Bloch.-Heniel annuisce si porta dietro al marito gli occhi dell uomo implorano pietà. Il coltello passa veloce sulla gola. Un altro fiotto di sangue. Pochi secondi ed è tutto finito.
-La donna?- chiede Heniel ancora sporco di sangue
-No, lei non risulta. Posa tutto e andiamo via. Se sarà fortunata potrebbe redimersi in seguito.-
il coltello viene buttato a terra. La cartellina chiusa. I due indossano i cappotti e si avviano alla porta. solo ora, in preda allo shock la donna nota ali e aureole traslucide intorno ai due
-Certo che è una faticaccia essere i buoni non trovi?-




Come al solito sotto la sceneggiatura per chi si volesse cimentare. Basta farlo presente e mettermi nei credits. 
Per i personaggi potete fare un po' come vi pare. giusto un paio di linee guida: Heniel e Nelkal sono due angeli, quindi belli e maestosi. indossano vestiti normali (io li immagino come testimoni di Geova poi fate voi). la famiglia non ha segni particolari basta che ci si tiene sul genere "famiglia delle pubblicità" per mantenere un effetto shockante.
Per il resto: se ci sono dubbi basta chiedere.


TAVOLA 1

1
Interno notte, il salotto di un appartamento tipico americano. Dettagli sulle mani di un bambino (6-7 anni) protese verso qualcosa. Aperte come a chiedere aiuto. Heniel lo tiene per i capelli ma lo vedremo dopo.

FUORICAMPO (Heniel): stai calmo, ci vorrà un attimo

2
allarghiamo e ruotiamo frontalmente. Sulla testa del bambino c'è la mano di Heniel che lo tiene per i capelli. Il bimbo è sconvolto e in lacrime.

BAMBINO: m-mamma!

3-4
soggettiva del bambino che guarda il centro di un elegante salotto dove il padre e la madre sono legati e imbavagliati col nastro adesivo alle sedie. Entrambi terrorizzati e in lacrime. Alle loro spalle una porta aperta.

PADRE: mmmunf!!!

FUORICAMPO (Heniel): dopo andrà tutto bene. Promesso.

5
dettaglio sulla gola del ragazzino. Heniel passa un coltellaccio squarciandola, il sangue cola sulla maglia e il pavimento.

ONOMATOPEA: zok!

6
Soggettiva di Heniel. Il ragazzino cade in avanti, una pozza di sangue si allarga intorno alla gola.

FUORICAMPO (Heniel): certo che siete dei begli egoisti...

TAVOLA 2

1-2 VERTICALE
Heniel a figura intera in piedi, con un panno pulisce il sangue dal coltello. Ha un espressione serena.

HENIEL: a vostro figlio spetta il regno dei cieli e voi urlate e scalciate...

3
primo piano sulla madre imbavagliata che cerca di gridare nonostante il nastro adesivo sulla bocca. Si intravede la porta dietro di lei.

HENIEL: era meglio se rimaneva qui con voi? Con l'apocalisse in arrivo?

4
spostiamo l'inquadratura sulla porta la sagoma di Nekal si avvicina dal corridoio. Non lo vediamo ancora nei dettagli.

NEKAL: certa gente non sa cos'è la gratitudine Heniel.

5-6
allarghiamo e saliamo dando una panoramica sulla stanza. Al centro marito e moglie legati. Sulla sinistra Heniel accanto al corpo del bambino e sulla destra, appena entrato dalla porta, Nekal.

HENIEL: già, anche se non mi sento proprio a mio agio con questa cosa.

NEKAL: dobbiamo portare i giusti in paradiso prima dell'apocalisse. conosci un modo migliore per far ascendere le anime al cielo?

TAVOLA 3

1-2
stringiamo su Nekal a mezzo busto che allarga le braccia esasperato in una mano ha una cartelletta da ufficio bianca macchiata di sangue.

NEKAL: già gli elenchi sono un incubo burocratico, non ti ci mettere anche tu.

3
controcampo su Heniel che col posllice indica alle sue spalle verso i due legati.

HENIEL: Vero, in Cielo sono fissati per la burocrazia. I genitori che non dobbiamo fare?

4
torniamo su Nekal che sfoglia i dati nella cartelletta.

NEKAL: Fammi controllare. Qui è tutto in ordine alfabetico. Con le coppie sposate è un disastro.

5-6
Il marito e la moglie legati affiancati. Il marito scuote la testa come a dire “no”

HENIEL: fa in fretta, credo che ci stia pregando. Mi fa sentire a disagio...

TAVOLA 3

1-2
Heniel si sposta di fianco alla donna. È accovacciato, la guarda negli occhi girandole la testa e accarezzandole la guancia con aria rassicurante.

HENIEL: andrà tutto bene. Se siete stati buoni cristiani tra poco vi rincontrerete in paradiso. Ci ringrazierete, lo so che può essere un po' shockante...

3
Stringiamo sulla donna che chiude gli occhi forte e piange

FUORICAMPO (Nekal): ehm... temo di no. Il marito è in lista. A lei tocca il lago di fuoco e tutto il resto

4
Nekal visto dal d'avanti a mezzo busto mentre chiude la cartellina.

NEKAL: però potrebbe sempre redimersi durante l'apocalisse...

5
Heniel cammina dietro le sedie dei due legati. Vediamo solo le sue gambe e la mano che stringe il coltello. In primo piano i due prigionieri.

HENIEL: Peccato. Scusate se andiamo di fretta ma la lista è lunga e noi siamo pochi.

6
dettaglio del coltello che si muove in orizzontale tagliando la gola del marito

ONOMATOPEA: ZOK!

HENIEL: un sacco di lavoro da fare.

TAVOLA 4

1-2 VERTICALE
la donna grida e si agita sulla sedia ha il viso sporco di sangue sul lato rivolto verso il marito.

MOGLIE: mmmmf!! mmmmmf!

3
spostiamo l'immagine sul marito accasciato sulla sedia on la gola aperta e col sangue che zampilla fuori.

4
Heniel visto dal davanti mentre butta a terra il coltello.

HENIEL: Non si preoccupi signora, avviseremo qualcuno che lei è qui. Non è nostra intenzione farle del male.

5-6
Heniel e Nekal visti dal davanti che camminano verso il lettore, adesso hanno un aureola ed un paio d'ali traslucide tipo angeli. Nello spazio tra i due si intravede il soggiorno e la donna.

NEKAL: certo che è davvero una faticaccia essere i buoni vero?


FINE

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