martedì 8 ottobre 2013

Faq Tales: Romics, dietro le quinte.

THOOOM! KRAAAK!


Sui cieli di Roma  Thor, dio del tuono e supereroe di  prima categoria sfoga la sua collera riversando lampi e oceani di pioggia sulla città eterna. Thor è inferocito. Perché il suo film d’esordio è brutto, perché hanno dato la sua parte ad un belloccio biondo inespressivo e soprattutto perché c’è un cinese ad Asgard.



THOOOOM! BOOOOOM!

Mi sveglio di soprassalto nel letto. Oggi è il gran giorno. La prova generale, l’anteprima al Romics. È il 5 di ottobre e tra appena 6 ore staremo dietro ad un banchetto a vendere in anteprima le prime copie dei nostri fumetti autoprodotti.

La sera prima io e Valerio ci siamo trovati scaramanticamente concordi: sarà un disastro, sarà una tragedia.
Non può essere altrimenti, siamo convinti che sul nostro gruppo gravi una feroce maledizione. E ci sono tangibilissime prove a carico: tanto per cominciare i meteo si trovano tutti concordi nel dire che ci sarà il diluvio universale su Roma quando noi presenteremo gli albi allo stand; inoltre alla stessa ora, nel padiglione di fianco le “teste di serie” del fumetto italiano presentano Orfani .



“cos’è Orfani?”
“E’ tipo la più grossa novità del fumetto italiano degli ultimi 10 anni.”
“Uhm, però certo che abbiam culo eh”

Ci presentiamo in fiera alle 13, in ordine sparso seguendo un appuntamento come quelli che ci diamo di solito io e i miei amici il sabato sera. Valerio arriva, posa gli albi allo stand della Scuola Internazionale di Comics (che ci ospita per un’ora). Intanto Vincenzo sparisce nella folla. Gli altri non si sono ancora visti.

Alla stessa ora io sono su un treno in ritardo diretto alla fiera. Di fianco a me due cosplayer vestiti da Mio Mini Pony (si, due TIZI). Thor sembra essersi placato ma le ferrovie romane subiranno comunque gli strascichi della sua vendetta.

Alle 14 e 30 il panico monta. Banjo è entrata nella fiera dal lato sbagliato e ci raggiungerà in tempo solo grazie al aiuto di alcuni sherpa, Valentina è già arrivata ma mangia in maniera ossessivo-compulsiva uno sfilatino col prosciutto. Vincenzo riappare. Gabriele invece è da qualche parte a Roma Ostiense pregando per l’arrivo del treno.

Da qualche parte un altoparlante annuncia: “Allo stand della scuola internazionale di comics gli ex-alunni del collettivo Faq Tales presentano i loro albi. Accorrete alò loro stand per una copia gratuita e un disegno.”

“Valè… ha detto gratuiti”
“E’ finita.”

Gente che lavora: (Valentina Valentina e Gabriele)
Sullo sfondo a sinistra potete ammirare la mia persona intenta a far finta di fare qualcosa


Noi intanto stiamo  imparando una lezione preziosa: Durante la presentazione ad uno stand gli sceneggiatori sono utili come un 2 di coppe in una partita di poker.
Valentina, Valentina Banjo, Vincenzo e Gabriele attaccano a disegnare. Tutto fila liscio nei primi 5 minuti poi io mi faccio prendere dal panico.
C’è folla allo stand. Non quella folla di amici che abbiamo schierato noi per costringere la gente di passaggio a passare di fronte al banchetto. Proprio Emeriti Sconosciuti.
Si avvicinano
Guardano
Toccano & Sfogliano
Qualcuno compra.

Schiavi al lavoro più albi

E’ in quei primi momenti, quando le Valentine stanno attaccando con la seconda serie di dediche che mi rendo conto di una cosa: gli albi sono belli, attirano l’occhio del curioso ti invitano a sfogliare.
È lì che realizzo che effettivamente esistono.
E vado nel panico agitandomi come un orango volenteroso intorno allo stand cercando di “essere d’aiuto”
Cosa impossibile visto che oltre che intrattenere la gente che aspetta non è che posso disegnare io.
Valerio invece affronta la cosa con più calma, molto più zen e molte chiacchiere con la gente che ci fa da barriera architettonica attiva curiosi.

"Mmm, quante dita aveva una mano?"


Un’ora e quaranta dopo l’inizio della nostra “presentazione di un’ora”  ci avvisano che se non gli liberiamo il banchetto ci denunciano per appropriazione indebita. Dopo altri quindici minuti ci sfollano come un campo Rom. Faccio per prendere gli albi avanzati e mi accorgo che:
Bad Dreams è finito.
Di Seraph e  Jingle Hell c’è solo un albo.
Erano solo 10 copie per fumetto in anteprima. Ma a fare i Berlusconiani si potrebbe dire che abbiamo fatto un venduto del 90%
Potremmo gridare al trionfo (e non nego che un po’ lo facciamo).

Poco dopo, fuori al padiglione distribuiamo i nostri tributi di gratitudine: un pacco di Gocciole e uno di Pan di Stelle. “non ha senso” direte voi.
E infatti non ne ha.

“Ma questo davvero ci vuole pagare in biscotti?”
“è uno schifo! Ma che biscotti poi?”
“Mmm pare Pan di Stel..”

“ODDIO SI! TUTTI! LI VOGLIO TUTTI!”

Nessun commento:

Posta un commento