martedì 2 luglio 2013

Tecniche per tener viva l'attenzione creativa



il grande problema dell'era moderna (oltre al terrorismo, alla crisi alla fame nel mondo ai grillini alle guerre ed alla carestia) è il tempo. Non la sua assenza ma piuttosto un'errata gestione dello stesso.

Cosa che si esemplifica perfettamente in QUESTA striscia di Zerocalcare

Ipoteticamente siamo gente impegnata. Abbiamo un lavoro, una casa da portare avanti, relazioni da mantenere stabili e vita sociale da portare avanti per evitare che gli altri ci creda no degli sfigati. Bisogna aggiornare lo status di facebook, tweettare, aggiornare il blog, qualche foto non ce la metti?
Insomma non è facile trovare il tempo per sedersi lì a scrivere.
E questa è una situazione ideale.

Pensiamo in vece in maniera realistica. Viviamo fuori sede con genitori che pazientemente, mese dopo mese ci allungano i soldi nella speranzosa attesa che prima o poi ci laureiamo o magari troviamo un lavoro. Viviamo di piccoli espedienti mentre mettiamo costantemente in ordine le idee in attesa che i nostri meriti nel campo della creatività ci facciano arrivare dove meritiamo (di solito alla cassa di un centro commerciale). Abbiamo un sacco di idee ma confuse e incomplete.
Quelli di noi ce non sono ottenebrati dalle droghe leggere e dal mito dello scrittore dannato e strafatto. Sono troppo occupati a collezionare successi nel giochi di facebook per potersi mettere a scrivere.

Insomma non è una bella situazione ma la scienza, quella con la S maiuscola, ci viene in aiuto. Ricercatori che fino a poco fa erano occupati a cercare di capire il perché quando un uomo parla con una donna le fissa i capezzoli sotto la maglia invece degli occhi si sono ora dedicati al mostro annoso problema fornendoci così una soluzione.

[sfondo azzurro, un poster di due persone con un sorristo finto. Un uomo in camice siede dietro una scrivania fingendo di guardare dei fogli con dei dati. Sorride anche lui con un sorriso finto]
Studi scientifici svolti su un ampio campione composto da mia moglie, alcuni studenti in bar e il ragazzo che mi falcia il prato dimostrano come l'essere umano sia affascinato dall'atto di spuntare voci su una lista. Preferibilmente su un block notes. È stato dimostrato che persone pigre ed indolenti sono disposte a tutto pur di mettere una crocetta sulla lista. Addirittura fare quello che c'è scritto lì sopra.
Ogni donna che consegna una lista della spesa al marito intimamente sa che funziona così.

Grazie all'esperto parere dell'esimio dottor Passante ora sappiamo qual'è la soluzione: la sera prima di andare a letto prendete un block notes e scrivete sopra una bella lista, credibile delle cose da fare. Avete presente quei pensieri da insonnia tipo “domani mi metto a dieta” o “da domani si cambia” ma più concreti.

Per fare un esempio:
tot pagine di quella sceneggiatura
tot pagine di racconto
un soggetto

Ora è inutile mantenersi larghi scrivendo 50 cose che poi sicuramente non si faranno. Di solito il cervello non abituato dopo 3-4 ore di creatività si surriscalda. Tendo presente questo è bene mantenersi su una lista fattibile anche se corta rispetto ad una lista irreale. Per completare il tutto si inseriscono un paio di voci generiche tipo “fare il bucato” o “pulire la stanza” per avere qualcosa da spuntare invece di rimbecillirsi davanti al pc.
Ora succede il miracolo (o almeno con me funziona). Abbiamo scritto la nostra bella lista prima di andare a dormire. La lasciamo sulla scrivania e lasciamo fare il suo lavoro a Morfeo. Durante la notte il cervello parte per i fatti suoi facendo il suo lavoro. Anche se sulla lista avete scritto qualcosa di generico come “un soggetto di fantascienza”, senza avere idea di cosa scrivere, improvvisamente la mattina dopo li ritrovi con un idea di fantascienza che frulla per la testa.


Unite questo all'immensa soddisfazione di spuntare una voce sulla lista, come dice il dottor Passante, ed il gioco è fatto. Meno cazzeggio, più produttività. Appena capisco anche come ci posso fare dei soldi giuro che ve lo faccio sapere.

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