Stephen King è uno che sa fare il suo
lavoro. Oltre che essere affetto da un qualche tipo di disturbo
ossessivo compulsivo che lo porta a scrivere tonnellate di materiale,
questo racconto per sua stessa ammissione è nato in poco meno di tre
giorni di lavoro, stampato così com'è e buona la prima.
Andiamo subito a vederci la trama
riassunta per sommi capi:
in un futuro prossimo (2025) stato e
televisione (la Tri-vu) sono praticamente una cosa sola visto che
qualcuno hai piani alti si è accorto della sua capacità
anestetizzante. I libri sono visti con sospetto e tutti credono
ciecamente a quello che dicono alla Tri-vu. La società si divide in
borghesi bene educati e coi soldi e orde di poveracci manovali
sottopagati o direttamente disoccupati.
Ben Richerds è un fiero appartenente
alla seconda categoria. Lavoro alla giornata, è povero in canna con
una moglie che batte i marciapiedi e una figlia malata di un anno e
rotti. Per quanto Ben sia una persona furba, intelligente ed
autoistruita non riesce a tenersi un lavoro che sia uno a causa del
suo temperamento supra le righe e delle sue idee su politica e
lavoro.
Ma la piccola figlioletta sta morendo e
servono soldi così Ben decide di provare a partecipare ad uno dei
giochi a premi organizzati dalla Rete.
Con l'andar del tempo però i giochi
televisivi si sono evoluti seguendo una vena di sadismo. Ci sono
giochi come Afferra la pistola, in bagno col coccodrillo o
lo squotiomente che
puntano a menomare il concorrente per il la gioia del pubblico. Visto
il suo carattere da sindacalista FIOM in un mondo popolato da
Marchionni Ben viene selezionato per il più importante e letali dei
giochi: L'uomo in fuga per
l'appunto.
Come
funziona? Alla prima serata in studio ti presentano come un
sociopatico pericoloso. Poi ti danno una pacca sulla spalla 12 ore di
vantaggio e dicono “scappa”. Per ogni ora che il concorrente
sopravvive sono 100 dollari. Per ogni poliziotto o Cacciatore ucciso
altri 100. se sopravvivi un mese si aggiunge anche un miliardo di
dollari.
Problema:
la rete ti da la caccia con i suoi uomini, la gente viene pagata in
dollari sonanti in cambio dei tuoi avvistamenti e tu sei obbligato a
inviare tramite posta 2 brevi filmati al giorno alla Rete se no te (o
chi per te non vedrà i soldi).
Il
gioco finisce alla scadere dei 30 giorni o, più probabilmente quando
uno dei cacciatori o dei poliziotti ti uccide.
Ce la
farà il nostro? Scopritelo che sono soli 10 euro.
Ora
molti di voi avranno pensato a delle similitudini con quella ciofeca
da sedicenni di Hunger Games.
Solo che questo libro risale appena a 30 anni fa e ci risparmi tutte
le menate di amore adolescenziale e idealismo che si porta dietro il
più blasonato titolo.
C'è
da dirlo subito: il libro è ben lungi dall'essere un capolavoro o
perfetto. Tanto per dirne una la scusa della figlia malata è
talmente abusata che tanto valeva dire “Ben partecipò perché così
gli andava.” la storia scorre rapida perché priva di tutti i
fronzoli che non siano puri avvenimenti. Niente monologhi interiori o
pipponi esistenzialisti. Solo un uomo contro tutti.
Ed è
questa la forza del libro.
Già
intorno a pagina 20 tu lettore lo sai già che: nonostante nessuno
abbia mai vinto, nonostante il gioco sia truccato e usato per
eliminare persone scomode; lo sai che Ben sarà l'eccezione alla
regola. Così come sai che in Hunger Games
alla fine lui e lei si innamorano e vincono.
Nonostante
questa prevedibilità di fondo il libro scorre che è un piacere e
trascina con se il lettore durante la vicenda attraverso un gancio
emozionale. È un uomo solo contro un sistema fatto per non essere
battuto. Come fai a non tifare per lui?
O,
come ha scritto Garth Ennis su Hellblazer
“tutti sognano di fottere l'immensamente grande e cavarsela.”
C'è
da dire che in alcune parti , verso il finale, la Sospensione
dell'Incredulità mi ha battuto sulla spalla dicendomi:
-Oh, a
me mi pare un po'... poi se per te va bene è ok eh. I soldi sono i
tuoi.-
Ma va
bene perché sulle pagine c'è un uomo che sta provando a fottere
l'immensamente potente e tu non puoi far altro che tifare per lui.
In
conclusione: 10 euro, 230 pagine circa. Piacevole e interessante.
Sicuramente non è Il conte di Montecristo
però fa quello che cerchi da un romanzo: ti appassiona e fa passare
il tempo.
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