mercoledì 3 luglio 2013

Libri a caso: l'uomo in fuga



Stephen King è uno che sa fare il suo lavoro. Oltre che essere affetto da un qualche tipo di disturbo ossessivo compulsivo che lo porta a scrivere tonnellate di materiale, questo racconto per sua stessa ammissione è nato in poco meno di tre giorni di lavoro, stampato così com'è e buona la prima.

Andiamo subito a vederci la trama riassunta per sommi capi:

in un futuro prossimo (2025) stato e televisione (la Tri-vu) sono praticamente una cosa sola visto che qualcuno hai piani alti si è accorto della sua capacità anestetizzante. I libri sono visti con sospetto e tutti credono ciecamente a quello che dicono alla Tri-vu. La società si divide in borghesi bene educati e coi soldi e orde di poveracci manovali sottopagati o direttamente disoccupati.
Ben Richerds è un fiero appartenente alla seconda categoria. Lavoro alla giornata, è povero in canna con una moglie che batte i marciapiedi e una figlia malata di un anno e rotti. Per quanto Ben sia una persona furba, intelligente ed autoistruita non riesce a tenersi un lavoro che sia uno a causa del suo temperamento supra le righe e delle sue idee su politica e lavoro.
Ma la piccola figlioletta sta morendo e servono soldi così Ben decide di provare a partecipare ad uno dei giochi a premi organizzati dalla Rete.
Con l'andar del tempo però i giochi televisivi si sono evoluti seguendo una vena di sadismo. Ci sono giochi come Afferra la pistola, in bagno col coccodrillo o lo squotiomente che puntano a menomare il concorrente per il la gioia del pubblico. Visto il suo carattere da sindacalista FIOM in un mondo popolato da Marchionni Ben viene selezionato per il più importante e letali dei giochi: L'uomo in fuga per l'appunto.
Come funziona? Alla prima serata in studio ti presentano come un sociopatico pericoloso. Poi ti danno una pacca sulla spalla 12 ore di vantaggio e dicono “scappa”. Per ogni ora che il concorrente sopravvive sono 100 dollari. Per ogni poliziotto o Cacciatore ucciso altri 100. se sopravvivi un mese si aggiunge anche un miliardo di dollari.
Problema: la rete ti da la caccia con i suoi uomini, la gente viene pagata in dollari sonanti in cambio dei tuoi avvistamenti e tu sei obbligato a inviare tramite posta 2 brevi filmati al giorno alla Rete se no te (o chi per te non vedrà i soldi).
Il gioco finisce alla scadere dei 30 giorni o, più probabilmente quando uno dei cacciatori o dei poliziotti ti uccide.
Ce la farà il nostro? Scopritelo che sono soli 10 euro.

Ora molti di voi avranno pensato a delle similitudini con quella ciofeca da sedicenni di Hunger Games. Solo che questo libro risale appena a 30 anni fa e ci risparmi tutte le menate di amore adolescenziale e idealismo che si porta dietro il più blasonato titolo.

C'è da dirlo subito: il libro è ben lungi dall'essere un capolavoro o perfetto. Tanto per dirne una la scusa della figlia malata è talmente abusata che tanto valeva dire “Ben partecipò perché così gli andava.” la storia scorre rapida perché priva di tutti i fronzoli che non siano puri avvenimenti. Niente monologhi interiori o pipponi esistenzialisti. Solo un uomo contro tutti.
Ed è questa la forza del libro.
Già intorno a pagina 20 tu lettore lo sai già che: nonostante nessuno abbia mai vinto, nonostante il gioco sia truccato e usato per eliminare persone scomode; lo sai che Ben sarà l'eccezione alla regola. Così come sai che in Hunger Games alla fine lui e lei si innamorano e vincono.

Nonostante questa prevedibilità di fondo il libro scorre che è un piacere e trascina con se il lettore durante la vicenda attraverso un gancio emozionale. È un uomo solo contro un sistema fatto per non essere battuto. Come fai a non tifare per lui?

O, come ha scritto Garth Ennis su Hellblazer “tutti sognano di fottere l'immensamente grande e cavarsela.”

C'è da dire che in alcune parti , verso il finale, la Sospensione dell'Incredulità mi ha battuto sulla spalla dicendomi:
-Oh, a me mi pare un po'... poi se per te va bene è ok eh. I soldi sono i tuoi.-
Ma va bene perché sulle pagine c'è un uomo che sta provando a fottere l'immensamente potente e tu non puoi far altro che tifare per lui.

In conclusione: 10 euro, 230 pagine circa. Piacevole e interessante. Sicuramente non è Il conte di Montecristo però fa quello che cerchi da un romanzo: ti appassiona e fa passare il tempo.



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