Ovvero come arrivare dall'idea fumosa
al prodotto finale in cinque comodi passaggi con l'ausilio di un paio
di disegnatrici e della pazienza di Giobbe.
Nota bene: versione romanzata e un po' vaga della realtà
1- CONOSCI IL TUO NEMICO.
Prendi l'idea che ti ha convinto fino a
quel momento e inizia a riempire pagine di word a caso con tutto
quello che potrebbe avere una seppur minima attinenza. Una volta
completato il tutto riordina le idee e chiama le disegnatrici (o
disegnatori se sei sfortunato) offrile un caffè e attacca un lungo
monologo in cui spieghi quanto è figa l'idea e quanto sia
esattamente ritagliata sul loro stile di disegno. Se loro si
convincono si parte. Se a loro non piace hai un problema.
2- SCRIVI LA SCENEGGIATURA
Tieni sempre aperti i contatti con le
disegnatrici e interessati con tutti i mezzi possibili a cosa le
piace disegnare e come funzionano le loro teste. In questa fase del
processo è fondamentale non dare troppo nell'occhio nell'indagine ed
evitare domande dirette per risparmiare a tutti la perdita di tempo
della risposta di cortesia ovvero “quello che vuoi tu...”
3- BOZZETTI E PSICOLOGIA INVERSA
A questo punto le prodi disegnatrici
dovrebbero aver cominciato ad avventurarsi in disegni di prova sui
personaggi che tu hai creato. Nel 90% dei casi quello che hai in
testa tu e quello che hanno in testa loro non coinciderà. Attenzione
a chiedere aggiustamenti in modo diretto. Le necessarie modifiche
devono essere richieste usando giri di parole e circonlocuzioni atte
a non innervosire la disegnatrice che, seppur esordiente, mena forte
a giudicare dalla portata delle braccia.
4- CAPITANO MIO CAPITANO
A questo punto uno potrebbe pensare
d'aver passato lo scoglio più grosso. Teoricamente il lavoro è
finito: la sceneggiatura è scritta. Un bravo professionista ora si
metterebbe sul divano a guardare “Hannah Montana” senza badare
più a nulla. Ma nessuno ha parlato di professionisti. A questo punto
è un errore madornale lasciare a se stesse le disegnatrici. Le
correzioni devono essere eseguite con discrezione, matite e
inchiostri vanno approvati con sufficiente entusiasmo da lasciar
fomentare il lato produttivo delle tua piccola società. Devono
credere di essere geniali e al contempo restare abbastanza insicure
da temere di voler deludere il loro sceneggiatore.
5- URLARE
A questo punto il prodotto viaggia
verso la completezza. Le tavole vengono sfornate al ritmo di una ogni
3-4 giorni e vivi sereno mentre cerchi di capire dove stampare per
spendere poco con buona qualità. Altro compito molto importante in
questa fase è fare attenzione a quello che del progetto trapela
nell'etere internettiano. Tanto per fare un esempio: le due
disegnatrici prese in esame amano disegnare donnine in pose saffiche
e uomini truzzi. Le loro immagine postate su internet ad un ritmo di
molto superiore alle anticipazioni del progetto possono confondere le
idee alla clientela. Quindi: urlate.
Ci sarebbe anche un punto 0, il come
farsi venire l'idea di partenza ma è una faccenda complicata e
onestamente non saprei spiegarla ma vedrò di provarci un giorno. Per
il resto mi raccomando: pugno di ferro e nel dubbio frustate. Anche
se tu non sai perché le punisci loro di sicuro lo sapranno.
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