lunedì 3 dicembre 2012

Mai stato così


Suona la sveglia ogni mattina. Ogni mattina ci vuole quasi mezzora prima che gli ordini del cervello vengano recepiti dagli arti. C'è mal di testa, sempre. Il percorso verso il bagno è fatto barcollando, sono le dieci ma pare sempre che sia l'alba. Una tappa davanti alla cucina, movimenti memorizzati preparano la macchinetta del caffè poi in bagno a sbrigare le classiche commissioni.
Sono pochi minuti. Il caffè fa il suo effetto. Il portatile è aperto ma l'intestino chiede il suo tributo mattutino.
Quando torna l'operatività sono quasi le 11. il file è aperto fermo sempre alla solita pagina: non va. Non mi va: Facebook, cazzeggio. Solite cose. Il cervello vaga in cerca di una scusa.

Non riesco a scrivere. Non scrivo né cose belle né cose brutte, semplicemente non scrivo. Fisso lo schermo e dopo un po' decido che non è il momento. La testa cerca scuse per far altro.

Non mi è mai capitata una cosa così, in 28 anni ho sempre avuto la mia regolare produzione di cazzate. Che fossero racconti, avventure di d&d, lo stramaledetto diario o fesserie che venivano fuori così per caso. L'ho sempre vissuta come una qualità quella folla che avevo in testa. L'onda che premeva per uscire.
Perché adesso c'è il vuoto? Perché a parole esce tutto? Cos'è che non mi fa mettere su carta quello che già c'è in testa?
Mancanza di volontà?
Paura?
Autolesionismo?
Forse tutte e tre più una quarta che non mi viene in mente.
Certe vole non me ne fotte proprio. A volte basterebbe stare seduto a fissare fuori dalla finestra in attesa del tempo che passa. Domani, oggi...chi se ne frega?
Inizio e non concludo, mi perdo per strada. Dove cazzo è finito l'entusiasmo che c'era un anno fa?
Non lo so. Non ci sto a capire nulla.
Amen.

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