martedì 11 dicembre 2012

Il Risveglio del Dio (3)

Preludio 3: servi sotto il segno dell'aquila

Da qualche parte
La sala era ricolma degli incensi sacri. Il silenzio era rotto solo dalle litanie degli adepti. Sul tavolo davanti a lui c'era tutto quello che serviva al suo lavoro: il fucile e la pistola Exitus, le loro munizioni, un coltello monomolecolare. lo Sguardo di Vendetta e la Sintopelle. con la dovuta ritualità impugnò il coltello dedicandosi brevemente ad entrare in sintonia con lo spirito omicida dell'arma. Affondi e parate contro un immaginario nemico si susseguirono secondo i riti della danza Bacio della Lama.
posato il coltello impugnò la pistola Exitus, abili mani ne controllarono il caricatore e tutte le altre parti mobili col rispetto che si deve allo spirito macchina semplice, ma capace di uccidere, dell'arma. Movimenti che erano ormai impiantati nel suo corpo dall'addestramento si ripetevano mentre simulava le Nove posizioni di Tiro dell'Imperatore.
Indossò la sintopelle badando bene ad inserire i nervi sintetici nelle prese che aveva sparse lungo il corpo. Infine indossò lo Sguardo di Vendetta. il semplice visore modellato come un teschio stilizzato gli fece dono della sua vista superiore. Suddivise il campo visivo cogliendo dettagli scelti a caso degli adepti e della stanza. Lo spirito macchina era in lui e lui nella macchina uniti dalla missione per la quale entrambi erano stati creati. Assemblò il fucile Exitus ripetendo tra se le parole del cantico dell'Uccisore
il calcio si inserì nell'incavo con un secco suono metallico
-la morte in battaglia porta onore alla vittima.-
mosse alcuni agganci metallici avvitando la prima parte della canna.
-una morte silenziosa ed anonima porta solo il disonore.-
sistemò la parte finale della canna con silenziatore annesso.
-il disonore è ciò che spetta a chi si oppone al Suo divino piano.-
con un rapido movimento agganciò il mirino di precisione
-Io sono lo strumento dell'Imperatore-Dio.  Porto la morte tra le ombre.-
Inserì con un suono secco il caricatore portandosi il fucile alla spalla in posizione di tiro.
-Questo fucile è il mio strumento. Egli porta in dono una morte silente.-
fece collimare il mirino di precisione con lo Sguardo di Vendetta respirò lentamente prendendo la mira. Ora lui e lo spirito dell'arma erano una cosa sola.
* * *
-Notevole- commentò l'inquisitore che osservava il tutto su un oloschermo qualche stanza più in là
-credete che sia in grado di svolgere l'incarico?-
- non ne dubito minimamente. Abbiamo molto lavoro da fare e fin ora eravamo privi di un agente operativo valido.-
-adesso le cose sono diverse ma stiamo comunque parlando di un soggetto psionicamente attivo oltre che particolarmente in vista.-
-ho preso le mie precauzioni. Un bersaglio psionico è in grado di percepire pensieri consci che lo possono minacciare. Nel nostro caso l'agente ha una predisposizione istintiva all'omicidio. Non sarà percepito.-
-Capisco.-
-Ora va ed istruiscilo sui suoi doveri.-
* * *
nello stesso momento. Calad, settore Nemesis
L'odore di quel sigaro era insopportabile ma Inos sapeva bene quanto l'Inquisitore adorasse quel puzzo. Purtroppo l'ambiente chiuso e lo scarso sistema di depurazione della navetta lo stavano soffocando. Inos si diresse verso l'inquisitore comodamente seduto su una delle poltrone posteriori del veicolo.
- signore siamo entrati ora nella stratosfera. a questa velocità saremo a destinazione tra 30 minuti standard- l'inquisitore era tutto quello che non ci si poteva aspettare da una massima autorità dell'Imperium: sovrappeso, dall'aria bonaria e quasi completamente calvo, indossava abiti che lo avrebbero fatto passare tranquillamente per un monaco del Ministrorum. Inos sapeva però quale pericolosa creatura fosse il suo capo: capace delle peggiori efferatezze per il bene dell'umanità oltre ad essere un temibile psionico.
- siediti Inos. percepisco in te il disappunto ed è bene chiarire prima di essere sul campo.-
- signore se le sue scelte ci hanno portato qui non sono io colui che può contraddirvi.-
-dimentichi che sono uno psionico.- disse in tono divertito -smettiamola con le formalità e dimmi cosa ti turba-
-signore non riesco a capire perché siamo qui. E' un mondo di frontiera fuori da ogni rotta di interesse sia commerciale che militare, il governo non sarà perfetto ma non penso che meriti la nostra attenzione.-
-Concordo. non c'è nulla nell'organizzazione imperiale che meriti la mia attenzione.-
-Intendete dire che c'è una minaccia di altro tipo qui su Calad? un entità immonda? uno Xeno?- chiese sorpreso -siamo molto all'interno dello spazio imperiale-
-Inos, rifletti prima di rivolgere domande inopportune- disse con falso biasimo -anche se il Ministrorum dice il contrario, nessun mondo, neanche la Sacra Terra, è sempre stato un dominio dell'umanità.
-cosa si nasconde allora su Calad?
-osserva- il vecchio inquisitore dispiegò l'olomappa del settore Nemesis -Calad sarà anche un mondo inutile ma è circondato da molte preziose risorse. Alcuni dati emersi dagli interrogatori mi fanno pensare.
- credete che Herios possa avere qualche interesse qui?
la risposta dell'inquisitore fece gelare il sangue a Inos.

continua          

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