giovedì 22 novembre 2012

Il risveglio del Dio (2)

preludio 2: visioni di morte
tempio Vindicare: 20 anni fa
L'ampio salone era buio, cupo. L'unica luce era quelle indispensabile. Per quanto le pietre del palazzo ricordassero i tempi in cui l'imperatore aveva camminato tra gli uomini l'ambiente era in ottime condizioni, l'aria secca impregnata dell'odore del sudore, l'unico suono i passi degli allievi.
Erano tremila. entro la fine dell'anno ne sarebbero rimasti meno di mille. Solo cento di loro sarebbero diventati servi dell'Imperatore. Per gli altri solo l'oblio che spetta agli incompetenti.
Erano tremila ma i loro movimenti erano perfetti. Erano poco più che bambini, dodici o al massimo tredici anni. Era un ora che ripetevano incessantemente gli stessi movimenti, la base del combattimento ravvicinato: pugni, calci, gomiti, ginocchia, testa e coltello. Ogni movimento era dedicato ad un singolo scopo: uccidere. Anche le parate e le schivate erano studiate per infliggere danno al nemico.
- ripetete il primo principio!- ordinò uno degli istruttori che vagava nella sala.
-non ci è dato sapere il volere dell'imperatore. Noi siamo la sua silente vendetta, la sua spada. ed una spada non ha bisogno di sapere per cosa è brandita- ripeterono meccanicamente tremila giovani voci mentre i loro corpi si cimentavano in un complicato calcio aereo. Erano strumenti. Figli di nessuno se non dell'Imperatore, presi da ogni infido buco della galassia addestrati al solo scopo di portare silente morte ai nemici del Dio-Imperatore.
-enunciate il Secondo Principio!- comandò nuovamente l'istruttore
-Non esiste arma più efficace del proprio corpo. Se non si sa usare il proprio corpo ogni altra arma è inutile.
nuovamente come un sol'uomo i tremila novizi si dedicarono ad una serie di schivate elaborate. l'istruttore fissò i suoi allievi con indifferenza. Il suo lavoro non era prepararli alle vie del Vindicare, il suo dovere era trovare coloro che erano dotati della giusta fede e della giusta ferocia.
* * *
interludio: presente
Duemila metri in caduta libera. Sparato come un proiettile orbitale. meno di cinquanta metri per attivare i paracadute gravitazionali. Se non sei abbastanza pazzo da farlo, non saresti venuto qui. L'Apocalyss. lo spirito macchina del suo equipaggiamento gli mostra sui visori ottici tre diversi punti d'atterraggio.
E' notte. Lo spazioporto di Devian IV è poco sorvegliato, gli scontri sono concentrati nella parte ovest della città. la caduta viene rapidamente arrestata dai micromotori a-grav. scelse la zona d'atterraggio mentre estraeva la pistola executor.
22.8 m
Caricò il colpo, prese la mira su un capannone vicino al punto di atterraggio 2 e sparò. il colpo magnetizzato aderì alla parete. spostò la sua attenzione su un'veicolo montacarichi nell'area di atterraggio 1 sparando un colpo anche lì
15.2 m
il sensore indicò due soldati nel punto d'atterraggio. la pistola executor passò in un istante ai proiettili requiem. due rapidi colpi fecerom crollare al suolo le guardie.
6.1 m
il suo visore si colorò di rosso. l'Apocalyss scatenò tutto il suo spirito battagliero. i suoi muscoli vibrarono sotto la sintopelle mentre il guanto neurale si allungava. Sentì adrenalina e droghe sintetiche pompate nel suo cuore. L'Apocalyss gli mostrò gruppi di soldati che si avvicinavano a lui uscendo dagli hangar. Caos e terrore, è questo il credo Eversor: schiacciali, annienta il nemico in un mare del sangue dei suoi amici così che il terrore sia tale da impedirgli di agire per salvarsi la vita.
Le due bombe termiche esplosero contemporaneamente falciando in una pioggia di lamiere e calcinacci i soldati.
l'eversor scattò verso di loro muovendosi a zig-zag tra le macerie e i piccoli ripari.sembrava che schivasse i proiettili. pochi secondi e piombò in mezzo a loro. l'artiglio si strinse sul volto del primo in uno spruzzo di sangue mentre la pistola falciava altri due soldati. un altro soldato buttò via il fucile implorando pietà. L'Apocalyss e l'eversor non conoscevano pietà per i nemici dell'Imperatore. Una rapida flessione della spina dorsale permise all'assassino di uccidere il soldato con l'elmo a forma di teschio.
- signore siamo sotto attacco!
- avete identificato il nemico?
- non è nulla di umano signore- il soldato era coperto di sangue ed evidentemente sotto shock
- organizzate un perimetro difensivo. non deve raggiungere l'Aquila del governatore!
gli uomini si disposero in cerchi intorno al piccolo Jet interplanetario, prodigio dell'aereonautica imperiale. le esplosioni, gli spari e le urla si susseguivano copiosi. era da qualche parte lì fuori. Lo sapevano. emerse dal fumo degli incendi come uno spettro insanguinato mentre dilaniava gli ultimi oppositori. Non era possibile colpirlo, schivava i proiettili. continuava a falciare i soldati. Impietoso, invincibile. Incarnazione dell'odio dell'Imperatore
L'Apocalyss non rilevava forme di vita nel raggio di 500m. L'assassino si diresse verso il veicolo scavalcando le pile di corpi che aveva lasciato dietro di se. la ricerca , grazie ai sensi potenziati dello spirito macchina durò poco. una volta estratta la valigetta ne controllò il contenuto per poi sparire nella notte.

continua...          

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