lunedì 15 ottobre 2012

Fumetti a caso: Pax Romana

di Jonathan Hickman
brussolato
100 e tot pagine
14 euro


Premettiamo subito una cosa: questo è strano forte. L'unico motivo per cui l'ho comprato è il fatto che ne parlavano come “il male assoluto” sul forum di Comicus (molti senza averlo manco letto). Anche il termine fumetto a questo volume sta abbastanza stretto se per Fumetto si intende una storia composta da una sequenza di immagini e testi. In relatà sembra più un libro illustrato. Ma procediamo con ordine.



Un qualcosa che si identifica come “Gene Papa 7” appare alla corte di un imperatore bambino che è sovrano del mondo. Non si parla dell'anno né tanto meno di una contestualizzazione storica. All'inizio sembra di essere ai tempi dei romani dopo due dialoghi pare di essere nel selvaggio futuro. A questo punto il Gene Papa racconta al ragazzino la storia di un segreto.

Futuro prossimo (2050 e un tot) l'Europa è stata conquistata dalla Federazione Islamica. La Chiesa cattolica se la passa malissimo e in generale ci sono tutte le premesse per la Terza Guerra mondiale. Contro ogni previsione tutto l'otto per mille della Chiesa non viene reinvestito in appartamenti da fittare a costi stratosferici et simila ma molto viene reinvestito nella ricerca tecnologica.



Fermiamoci un attimo. È roba scritta dagli americani, non sanno manco cos'è l'otto per mille e vivono nel paese delle fate turchine. Facciamo finta che questa non sia una stronzata tale da far defenestrare il fumetto ed andiamo avanti.



Per farla breve al Cern di Ginevra viene scoperto il modo per viaggiare nel tempo e la Chiesa ci ha messo le mani sopra. Il piano è semplice: cambiare la storia! Creare il mondo perfetto. Il Papa e i cardinali discutono e si trovano d'accordo su due punti: non prima di Cristo e lo facciamo perché solo noi siamo moralmente nel giusto. Ci sono un altro paio di ingenuità americane ma il principio di fondo è quello giusto: la Chiesa vuole tornare indietro nel tempo per creare il mondo perfetto e nel contmpo rimediare ai suoi peccati (crociate, inquisizione e via dicendo).



Come si fa? Con una crociata nel fottuto passato! Un generale un prete e una marea di mercenari attentamente scelti pronti a tutto per il Bene Superiore. Un punto storico fondamentale, manco a dirlo Costantino, e un grande piano intriso sociologia e di buone intenzioni che riescono solo nei film e nei fumetti.



E l'imprevisto? Facile: chiedi a due persone qual'è il mondo perfetto per loro e poi resta a fissarli mentre si incartano in una discussione infinita. Ora aggiungici un po' di religione e la possibilità di poter cambiare la storia a piacere. Ecco riassunto Pax Romana.



Il volume sembra essere una specie di dossier di un ucronia. Quando ci sono dialoghi troppo intricai si passa ad una doppia pagina di trascrizioni prese da un ipotetica trascrizione storica (sembrano le intercettazioni che trovi sul giornale) i fatti salienti e gli indispensabili riferimenti storici vengono spiegati in appositi riquadri presi dagli “archivi vaticani”. E la parte finale della storia è molto tirata per i capelli (credo sia dovuto al fatto di essere un volume autoconclusivo) al punto che uno dei momenti salienti della storia viene solo raccontato e non mostrato. In compenso i personaggi sono caratterizzati benissimo e il flusso della storia, per quanto passi solo per i dialoghi, fila che è una meraviglia mantenendo anche quel minimo di sospensione dell'incredulità necessaria ad una storia del genere.



Per i disegni un capitolo a parte. Come ho già accennato non si tratta di vere vignette ma più che altro di illustrazioni ad effetto che coronano la storia lasciando qualcosa da osservare tra un dialogo e l'altro. Sono molto evocative ma per certi versi dopo un po' stufa la totale assenza di sfondi e di cose che facciano davvero capire che succede.



In conclusione l'idea è buona soprattutto il punto principale: cambiare la storia per un futuro migliore e il fatto che una forza che da sempre è sinonimo di staticità come la Chiesa ne sia il catalizzatore (anche se non è proprio così).



Una buona lettura ti tiene impegnato un oretta e francamente vale i suoi 14 euro.




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