Warren Ellis e Darick Robertson
prezzo: 13 euro a volume
è difficile parlare di questo fumetto.
Il modo migliore è partire dal suo quando: anni 90, circa 15 anni
fa. A leggerlo si vede e si sente ma se non fosse per lo stile di
disegno e i modi potrebbe essere stato scritto ieri per la prima
volta. Stiamo parlando di roba fantascientifica, roba cyberpunk, roba
assurda e per molti versi completamente priva di freni come se Warren
Ellis già sapesse delle denunce.
La trama, o meglio lo sfondo, è la
seguente: Spider Jerusalem, dopo cinque anni di isolamento ritorna in
città per riprendere a scrivere. Questo è quanto, è il resto che è
folle. Tanto per fare alcuni esempi: Spider non è solo il “migliore
sulla piazza” è anche uno spostato rompicoglioni fissato con il la
Verità fine a se stessa. Un po' giornalista, un po' predicatore tv,
un po' folle e molto tossicodipendente. Dice sempre le cose come
stanno, tanto che il suo ultimo libro sulla politica cittadina lo ha
costretto a cinque anni di isolamento per sfuggire a rappresaglie
armate. Sua moglie si è fatta ibernare con la specifica richiesta di
essere scongelata quando Spider sarà morto. Insomma un bel tipo.
Dall'altro lato una città folle. Dove
la genetica si usa al pari della rosticceria, le droghe chimiche sono
caramelle, la tecnologia la fa da padrona e la gente è continuamente
bombardata di informazioni al punto da non capire (o non fregarsene)
più niente, l'omicidio è all'ordine del giorno, la mafia è una
multinazionale come tante, le minacce di morte si attuano tramite
petizioni on line e nulla è troppo immorale per non essere fatto.
Eppure anche in questo fosco quadro i disegni non trasmettono la
cupezza che ci si aspetterebbe. La cosa che traspare in ogni pagina è
la follia il caos di una città che ha dentro TUTTE le culture e che
le ignora tutte.
Anche le storie riflettono
l'ambientazione: sono confuse, bombardano di continuo il lettore di
informazioni senza dargli il tempo di rimanere indignato o schifato.
In ogni episodio Ellis ci mostra un pezzo di questo mondo folle per
scimmiottare la nostra società e la nostra cultura. Come la città
anche le storie non sembrano avere limiti morali o di buon gusto:
stranezze sessuali, trame contorte ma comprensibili, razzismo,
religione. Ce né per tutti e su tutto la voce di Spider che illustra
il suo mondo, e di riflesso il nostro con la sua Verità.
Tanto per fare qualche esempio:
-jerusalem e la sua assistente, un ex
spogliarellista con il pallino del giornalismo, vanno alla
“Convention annuale delle religioni” una fiera dove ogni
religione (dagli adoratori di Elvis fino ai cannibali, passando per
gli “ortocattolici del quarto avvento”) presentano i loro culti
ai nuovi fedeli.
-una donna del ventesimo secolo si è
fatta ibernare e si ritrova nel folle futuro totalmente
disinteressato a lei. Finisce per fare la barbona anche se ha vissuto
dal vivo tutti i momenti salienti del ventesimo secolo. (per me la
più bella fin ora)
-un comunità di adoratori degli alieni
che si fa modificare il DNA per essere più simili egli ET si
dichiara indipendente dalla città. Spider avrà un punto di vista
privilegiato nella repressione del movimento.
E via così
Questo fumetto è una piccola gemma.
Sia per tematiche che per sviluppo ed è un bene che abbaino deciso
di ristamparlo (anche se i volumetti sono un po' cari). Secondo me è
da avere.
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