come succede spesso nella vita quando
uno si inizia ad abituare ad una cosa la situazione cambia. Era un
mese che vivevo felicemente nella solitudine mentre una ad una le
altre persone della casa partivano o scomparivano (per la cronaca non
ho dimenticato Giuseppe, prima o poi le sue imprese continueranno)
ora Agosto ha le ore contate e la casa riprende a riempirsi. Nuove
facce nuove persone e una sacco di nomi da ricordare.
Come ogni telefilm che si rispetti con
l'inizio della nuova stagione il cast viene rinnovato e la trama
evolve. Ma andiamo con ordine. Per chi si fosse perso le
anticipazioni sulle più importanti riviste del settore la trama
della seconda stagione ruoterà interamente intorno a due punti
cardine: riuscirà Stefano a trovare un lavoro che gli permetta di
sopravvivere e pagare il fitto? E poi riuscirà il nostro eroe ad
azzeccare almeno una scopa nel lavoro che si è scelto e che tanto
millanta ma che a conti fatti è ancora a zero? La risposta è:
“vallo a sapè”.
Dopo una lunga serie di provini e una
serie di ributtanti personaggi il nuovo cast è per ora composto da:
Me medesimo in carne ossa e barba, le due della doppia di cui non
ricordo il nome anche se stanno in casa da sei mesi (ma una credo si
chiami Raffaella) e (rullo di tamburi) Daniela, una napoletana che il
Padrone ha presentato come “donna con le palle”.
Non vi so dire ancora nulla se non la
prima impressione: sembra una di quelle persone espansive e gioviali
finchè non le rompi il cazzo, stando a quello che ha detto il
Padrone è stata tra i primi inquilini nell'appartamento, quando
erano tutti ragazzi. Per il resto non so nulla visto che scrivo
queste righe mentre lei sta posando le valige in camera. Grossa sfiga
vuole che abbia scelto proprio la stanza con accesso al balcone (si
quella vuota da meni che era diventata il mio salotto privato) per
cui ora sono tornato a vedere il mondo esterno dalla mia triste
finestra. E non voglio manco sapere da dove stenderò i panni ora.
La giornata di oggi è stata
impreziosita anche dalla presenza di due svedesi (lui e lei) venuti a
vedere una stanza. Sono arrivati prima del Padrone e mi sono
ritrovato ad essere io quello che doveva interagire con loro. I due
nordici, forti della loro convinzione, mi parlavano in lingua oscura
(inglese) fissandomi poi come se volessero una risposta. Io, appurata
l'inutilità di parlare molto lentamente in italiano , ho usato la
mia versione dell'inglese. Forse sono stato ampiamente sfottuto ma il
vantaggio di non capire nulla è che non capisci manco le offese.
Una volta giunto il Padrone i due hanno
avanzato strane pretese: “quanto viene fittare tutta la casa?”
oppure “per il contratto come facciamo?”. Al sentire tali abiette
parole il Padrone è giustamente inorridito e dopo una lungo
contrattazione i due sono andati via mogi e tristi.
Nel frattempo gli altri personaggi
della saga (quelli in esterna tipo i fumettari) stanno cercando case
in altri posti per avvicinarsi a Roma. Anche loro hanno trovato una
scusa per venire a perdere tempo nella capitale e così fittano
stanze (dio solo sa dove). Adesso stacco tutto e vado a rivoltare
casa in cerca di un paio d'euro per le sigarette (ho fatto solenne
giuramento di cambiare la 50 euro il più tardi possibile).
Già ieri il tabaccaio mi ha deriso.
“hai rotto il salvadanaio?”
non è poi così lontano dalla verità.