Il mondo ordinario
2011, sono due anni
che lavoro al conad, ogni sera torno a casa verso le nove ceno e poi
mi costringo a fare qualcosa di costruttivo. Ogni tanto mi vedo con
gli amici e mi sento con Aurora (primo mentore). Le cose non vanno
bene o meglio stanno in quella normalità e piattezza che lentamente
ti fanno impazzire. Il pensiero ricorrente è: “è finita una
gioranta che potrebbe essere uguale a se stessa per il resto della
mia vita”. L'unico momento di svago è quando gioco di ruolo con il
resto del gruppo. Lì do sfogo a tutto quello che si è accumulato
nella settimana e finalmente sono davvero felice.
La chiamata all'avventura
giugno circa verso
la mezzanotte. Cazzeggiavo su internet. Mi sono licenziato da circa
due mesi e ancora non ho ben chiaro il piano. Da qualche parte nella
mia testa una voce mi sta convincendo a raggiungere Emanuele
(messaggero) e Aurora a Roma ma non so ancora per fare cosa. Poi
mentre vagavo su un sito di fumetti si apre un pop-up on la
pubblicità della scuola di comics. Da qualche parte nella testa una
vocina grida “Amen! Finalmente hai capito”. Quella sera farò le
4 del mattino cercando informazioni e rigirandomi il sito come un
portafoglio vuoto.
Rifiuto della chiamata
ci metto il tempo
di una notte a convincermi che si trattava di un idea stupida e a
tornare alle mie normali attività (che consistevano nel languire
senza fare un cazzo) poi quasi un mese dopo spinto da Zia Lucia
(messaggero e mentore) decido di tentare. Un fine settimana vado a
Roma annunciando a casa l'idea e mi iscrivo.
Incontro col mentore
secondo i piani
sarei dovuto essere ospite di Aurora ed Alessandro per un mesetto
mentre cercavo qualcosa per mantenermi ma una feroce alluvione su
Roma gli allaga casa il giorno prima della prima lezione. Solo grazie
a Luca (trickster) che mi mette a disposizione una casa che la sua
famiglia ha a Roma riesco a salire su in tempo per il corso. Arrivato
lì conosco da vivo Lorenzo (il professore. Mentore). La prima
lezione per certi versi sarà traumatica ma sarà anche una delle
cose che mi renderà più felice della mia vita.
Superamento della prima soglia
avanti veloce di
tre mesi mentre faccio il pendolare tra Napoli e Roma per seguire il
corso. Le lezioni vanno avanti in crescendo. Ad un certo punto quasi
mi convinco di essere bravo. Siamo a gennaio i miei vedendomi
carichissimo sulla storia del corso mi offrono la possibilità di
trasferimi su aiutandomi economicamente per la durata del corso. Poco
dopo trovo una stanza a Furio Camillo e nel giro di una settimana mi
trasferisco a Roma.
Prove alleati e nemici
a parte i ragazzi
del corso si inizia a formare dal nulla una rete di amici e
conoscenza tra cui gli ex alunni di Lorenzo (i Faq Tales) e il loro
mirabolante progetto in cui vengo tirato dentro
avvicinamento alla caverna più
profonda
fine giugno. Il
corso finisce e i soldi pure. Anche se il voto è un 30 e lode sono
comunque preccupato di quello che sarà adesso che devo
effettivamente fare qualcosa in più che prendere pacche sulle spalle
dal resto del gruppo e dagli amici. Inoltre non ci sono più soldi
per continuare a vivere a Roma e se qualcosa non cambia dovrò
ritornare giù a Napoli massimo per fine Luglio
Prova centrale
tramite una pensate
geniale di Aurora mi cade in testa un lavoro da Eataly: un centro
commerciale dell'italianità. Dopo una serie di rapidi colloqui che
mi strappano da una visita alla mia famiglia mi ritrovo di nuovo a
fare il salumiere in un mondo per me completamente alieno. Ora in
teoria dovrebbero arrivare dei soldi. Una buona metà della mia
giornata è occupata e a olte non trovo il tempo per scrivere. Il
fatto di sentirmi come se fossi ritornato al punto di partenza mi
terrorizza e mi esalta allo stesso modo per certi versi da ora potrei
avere una stabilità economica ma la mia forza di volontà ora sarà
messa alla prova per cercare di continuare a portare avanti i
progetti che sono nati durante il corso e subito dopo. Il rischio di
perdere tutto è grande.
Purtroppo non posso
continuare perchè siamo fermi qui al momento. Se la vita fosse un
film dopo un periodo più o meno lungo in una spinta di creatività e
di orgoglio dovrei riuscire a mettere una scopa con uno dei miei
progetti magari finaziandolo proprio con i soldi che dovrei
guadagnare da questo lavoro. A quel punto messa la prima scopa
sarebbe un crescendo che potrebbe portarmi verso le realizzazione in
una professione considerarta inesistente come lo sceneggiatore di
fumetti.
Ma ovviamente qui
non siamo in un film. La prova? Nei film non vedi mai l'eroe andare
in bagno. Io invece ci vado spesso. Devo solo fare attenzione a non
far cadere nella tazza più del necessario.
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