martedì 12 giugno 2012

Un Libro Molto Bello


non entrerò nei dettagli di come il Libro Molto Bello è finito nelle mie mani. Basti dire che mi è stato prestato dalla stessa persona che lo ha scritto. Non vi dirò di chi si tratta, anche qui dovrete accontentarvi di sapere che per il lavoro che fa ci sarebbe da aspettarsi che sia abile a mettere in fila parole in modo da formare cose piacevoli e stimolanti per la fantasia.



Il Libro Molto Bello ha un centinaio di pagine. Vorrebbe essere comico ma non fa ridere. La storia si dipana dalle stesse labbra della protagonista, che vorresti strozzare dopo pagina due, che ci racconta della sua vita amorosa e delle sue bislacche situazioni sentimentali come se fosse una dodicenne scema. Forse la cosa mirava a far simpatia in nome della comicità ma come ho già detto non fa ridere.



Nel Libro Molto Bello ogni personaggio ha una sua funzione, la sua bidimensionalità che ti conferma la falsità di ogni loro atteggiamento: la protagonista è una demente isterica i suoi amici delle macchiette bidimensionali, il resto dei comprimari spalle per i dialoghi della nostra eroina senza un briciolo di originalità. Per darvi un idea: c'è un personaggio che è un ragazzino ultracomunista che dice solo frasi ad effetto (praticamente la versione di sinistra e che non fa ridere di Vicki di Casapound della Guzzanti). Non consideriamo l'interessantissimo background del personaggio: di buona famiglia, padre fascio, madre bezzoca, lui comunistissimo.



Le trovate narrative del Libro Molto Bello sono talmente ben nascoste da risultare invisibili, probabilmente perchè le cose succedo perchè devono succedere. Non c'è logica, credibilità o anche semplice flusso temporale che tenga. Al posto di inseguire la moda dell innovazione e della fantasia il Libro Molto Bello batte percorsi già consolidati e ripetuti mille e mille volte in modo tale da non infastidire il lettore con quelle fastidiose sorprese.



Nel Libro Molto Bello si parla di omosessualità. L'odiosa eroina ci affligge per un intero capitolo sul perchè sia lesbica. E in seguito ci informa che ha deciso di diventare etero dopo una delusione d'amore. Non ho intenzione di entrare nel merito della faccenda ma per come è raccontata la cosa i gusti sessuali si scelgono come si sceglie di essere punkabbestia o fighetti. Con la protagonista che racconta la sua storia si sarebbero potute mettere in ballo discorsi più interessanti (e divertenti). Ad esempio invece di far spiegare alla protagonista il perchè della sua omosessualità farle dire un sano “ma che cazzo ne so” seguito magari da un “ma perchè a voi etero nessuno chiede mai perchè vi piace il sesso opposto?” e sviluppare quel discorso. Ma tant'è.



Ho il Libro Molto Bello da quasi una settimana e sono arrivato a pagina quarantuno. Chi mi conosce sa che nello stesso tempo di solito leggo almeno una trilogia di Pratchett. Ora i dubbi mi assalgono: non ho capito un cazzo di come si scrive? Magari tutta sta merda nasconde un colpaccio di stile finale che fa quadrare tutto? In fondo l'hanno reputato degno di essere pubblicato. Magari sono io che non capisco.



Ma soprattutto con che faccia lo restituirò al legittimo proprietario. E come risponderò alla fatidica domanda: “ti è piaciuto?”



credo che scapperò via urlando.


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