giovedì 3 maggio 2012

Format C:


Ti ucciderò altre duemila volte bill



sta diventando un vizio. La promessa segreta era di scrivere quotidianamente ma certe cose ti colpiscono nel profondo del cuore traumatizzandoti senza speranza di ripresa. Questi quattro giorni sono stati così: traumatici ed esaltanti in parti uguali. Vorrei seguire un qualche tipo di ordine sensato ma, si sa, che il caos ha molti più pregi. Non ultimo il fatto che la maggior parte della gente non capisce che stai scrivendo, se poi aggiungi un sacco di paroloni intellettuali sembra pure che hai scritto una cosa molto saggia.

Non sono bravo con i paroloni, per cui risulterò solo confusionario.

L'obiettivo era il Comicon di Napoli, quella fiera che frequento da quando ha aperto, ma che osserverò per la prima volta come uno di quelli che vuole fare il salto oltre lo stand. C'è poco da dire, come i migliori psicotici ho alternato momenti entusiasmo a altri di tremendo sconforto.



Ma nulla si può paragonare alla tragedia massima. Alle tenebre oscure e oleose che sono calate sulla mia anima quando si è consumata la tragedia. Volevo solo controllare la mail, giuro. Tutto quello che ho avuto in cambio è stata una schermata blu fredda ed indifferente. La sentenza di mio zio, quello che in famiglia capisce di computer, è stata secca come la mia gola ad agosto:



“si è fottuto l'hard disk. È da formattare”



no non avevo un backup. No non mi ero salvato nulla da nessuna parte. Mi credo ancora un giovane che vive convinto della sua immortalità, convinto che i suoi file saranno eterni per quanto male possa essere ridotto il computer.



Puff!



Tutto andato... tutto sparito in millemila byte di nulla. Decine di file mezzi iniziati che avrei dovuto finire sono andati via per non tornare mai più. Solo alcuni vivono ancora sparsi tra le caselle di posta elettronica di gente pigra che spero non li abbia mai cancellati.



Siamo alle porte di una nuova era: tutto da rifare, niente mp3, niente giochini, niente film. Tutto andato. Come se il portatile avesse voluto far posto a quello che arriverà.



O mandarmi un severo giudizio.

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