lunedì 7 maggio 2012

attimi di ordinaria stranezza


alle volte perdo il fascino della vita da zingaro. Sto chiuso in camera e mi trastullo il cervello vicino al pc convinto che se ci butto dentro abbastanza musica le idee devono uscire per forza. Poi cazzeggio. Internet è il male per chiunque voglia concentrarsi: è una regola ferrea della come la termodinamica.



Su internet ci sarà sempre qualcuno/qualcosa online più interessante di quello che dovresti fare.



E così il numero di righe (parlare di pagine mi sembra eccessivo) già micragnoso scende ulteriormente. “Posso scrivere e chattare” penso con eccessiva superbia e infatto quando poi vado a ricontrollare quello che ho scritto mi ritrovo con i pensierini dell'Asilo:



“peppe entra nella stanza. Peppe afferra la mazza. Nel buio c'è qualcosa. Peppe rotea la mazza cercando di far credere al suo nemico di non avere paura. La mazza sbatte violentemente sul cocco della nonna di Peppe, che bestemmia prima di accasciarsi al suolo. Peppe fissa la nonna svenuta con perplessità. Eppure, pensa, ho sentito un presenza maligna! Peppe sente un rantolo. Forse è la nonna pensa. Ma la nonna sta tranquillamente schiumando dalla bocca sul pavimento. Si guarda intorno smarrito. Una porta sbatte al piano di sotto. Qualcuno grida dall'ingresso: “mamma ha di nuovo premuto il salvavita Beghelli per vedere se funzionava?”. Peppe vorrebbe rispondere ma qualcosa lo afferra dalle tenebre. La mazza gli scivola dalle mani.

Sulla nonna”



ecco si scrivono robe così mentre stai in chat a parlare con gente di quanto è bello Games of Throne. Quando poi vado a rileggere ringrazio sempre che la benzina costa così tanto se no potrei permettermi di darmi fuoco. Esco dalla stanza è arrivato il momento di cucinare. Sono solo le undici e avverto un leggero languorino. Metto a bollire l'acqua. Intanto Giuseppe intanto si dispera in siciliano davanti al notebook. Dall'altra parte qualcuno gli risponde nello stesso idioma.



Ho scoperto delle cose su Giuseppe. Non sono ancora convinto che non sia un killer a pagamento ma ho scoperto la sua copertura: fa siti per le scommesse on-line. La sua disperazione è dovuta alla nefasta scoperta che la Juventus ha preso lo scudetto lasciandolo orfano delle scommesse su chi vincerà il campionato.



L'acqua bolle, butto la pasta, rovescio una buona parte del sugo sul lavello ma Giuseppe non ci bada preso com'è a calcolare le quote eventuali della corsa Chempions. “speriamo che vi riprendete” mi dice riferendosi al Napoli. Una corsa a quattro fa scommettere di più. Me lo auguro anche io.



La pasta è quasi fatta. Intanto Giulia è uscita dalla sua stanza e aspetta che io liberi i fornelli per iniziare la sua guerra. Non è più pigiama, con l'arrivo della primavera ora sfoggia una tuta viola che mette in evidenza il suo fisico bidimensionale. Accende la tv e resta lì, incantata. In piedi davanti alla televisione mentre ad Amici qualcuno vota per mandare qualcun altro a fare qualche altra cosa. Dalla sua espressione capisco che è importante e non disturbo. Lavo a volo le pentole e pulisco il lavello per poi avviarmi verso la stanza. Lei è ancora lì ipnotizzata quando io mi siedo e inzio a mangiare.



Le altre due sono scomparse in una nube di fumo non le vedo da quattro giorni ma qui dentro può capitare di non incontrarsi per mesi. Verso le tre del mattino decido che magari sarebbe ora di andare a dormire. Tolgo le cuffie e chiudo il portatile dirigendomi con sicuri passi barcollanti verso il bagno. Claudia, quella nuova, è in cucina. Per motivi misteriosi si sta arrostendo della carne. Vestiti eleganti sopra e pantalone del pigiama sotto, faccia mezza truccata. Difficile capire se va o se viene.

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