giovedì 26 aprile 2012

lo zio sapeva...


Emanuele ha ragione. Solo questa semplice affermazione potrebbe mandare nel panico decine di persone, soprattutto chi conosce Emanuele. Ma mentre siamo seduti nella cucina della sua casa studenti con l'acqua per la pasta che bolle e il Tg3 di sottofondo. A sentire la solita carrellata di dichiarazioni in tv mi viene sempre la voglia di gridare al televisore le frasi che nessuno si sente in dovere di dire a quella massa di dementi che va a snocciolare le loro teorie da miliardari finanziati.



Emanuele si è stufato di seguire la politica. Non per pigrizia, ma perchè sente che l'unica risposta che saprebbe dare sarebbero dei colpi di fucile o delle più soddisfacenti mazzate tra capo e collo. Ti incazzi per ogni cosa come in una nazione sana si fa per il calcio. Siamo tutti presidenti del consiglio in erba con la propria soluzione. Non è superbia è che di fronte alla pochezza di questa gente, al plateale servilismo dei nostri governanti verso l'alta finanza non ci vuole un genio per dire le cose giuste, magari piccole, ma giuste che si dovrebbero fare.



Qualcuno mi sa dire cosa cazzo centra l'articolo 18 con l'occupazione dei giovani? Io non l'ho capito non vedo il legame tra licenziare liberamente e l'aumento delloccupazione. Si magari si può purgare il settore pubblico di tutta quella merda infiltrata che si attira l'odio della gente da anni. Oppure, a pensar male, serve solo per poter ricattare i lavoratori nel privato e per poter licenziare i lavoratori del pubblico ( a tempo indeterminato) ed assumere poi gente con semplici contratti precari da schiavi.



Mi viene in mente spesso il mio zio ferrarese, zio Gianni, un ex-sindacalista con coglioni grandi abbastanza da giocarci a bocce. Ogni volta che lo andavamo a trovare lo vedevamo uralre contro il politico di turno in Tv. In famiglia lo prendevamo in giro in simpatia. Quando beveva un po' più del solito bicchiere di vino si lanciava in ragionamenti politici che mi hanno sempre affascinato e che sempre venivano minimizzati dalla zia. Ora vivo in tutto quello che lui indicava come il male quindici anni fa. Lui intanto è talmente incazzato con l'umanità che non ci puoi parlare più.



Ed ha ragione. Lui ed altri come lui ci avevano avvertito e noi abbiamo fatto qualche battuta. Abbiamo minimizzato.

“gli italiani si meritano questa vita di merda” ogni tanto sentenzia lo zio.



Certe volte gli do ragione.

Altre volte vorrei imbracciare il fucile.

Stiamo marciando verso una guerra mondiale. Facciamola finita in fretta e ritorniamo a vivere nelle capanne di fango.

Questo di sicuro farebbe bene all'economia ed alla politica.

ps: scusatemi ma quando guardo santoro mi incazzo sempre

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