domenica 25 marzo 2012

Sotto questo inferno (parte 1)

sono ricordi troppo  "belli" per non condividerli. i nomi sono cambiati ma le situazioni sono le stesse

quando ti avevano assunto, la bonanima di sei mesi fa, eri tutti contento: finalmente soldi, finalmente un lavoro. Ora invece stai seduto vicino alla saracinesca fumando le sigarette una dietro l'altra. Tra pochi minuti si apre e la prossima occasione di fumare sai essere lontana quattro o cinque ore.

L Signora Anna, la madre della dirigente. Porta le chiavi e come al solito apri le serrande insieme agli altri che stanno arrivando. Assapori i minuti di pace perchè tra poco si incomincia: accendi le luci sistemi quelle due o tre cose storte nei banchi e cerchi di scacciare il sonno. Fino alle dieci puoi stare tranquillo di solito i clienti se la pigliano comoda ma i fornitori sono già in giro per la città da ore e a momenti iniziierà il valzer delle fatture.

Si inizia col pane: un grassone che fa tanto il simpatico ma che ogni mattina cerca di fregarti sulla pesata. Poi tocca al latte ed alla frutta in rapida successione. Quattro camion tutti con le loro fregature e i loro pacchi. Alla prima occasione molli tutto e torni a quello che dovrebbe essere il tuo lavoro: il banco salumi. Ilaria e Velentina come al solito stanno a chiacchierare infinitamente sempre delle stesse cose. Dici ad Ilaria che ci sono i suoi fornitori e poi finalmente metti su camice e grembiule. Il cappellino può aspettare un altra oretta.

Ilaria dalla porta ti garda contrariata ogni tanto ti chiama con voce allarmata. Sai benissimo che è un trucco, uscire signofica sobbarcarsi il suo lavoro e vederla intanto girare per il supermercato con l'aria di chi sta facendo una cosa importantissima senza far nulla. Da quando hai conosciuto ilaria quella canzone di Vecchioni ha finalmente trovato un senso. Ha sempre qualcosa, crede che il suo diploma di ragioneria la autorizzi a fare il capo. Tu hai le tue cose a cui badare.

Alle nove e mezza, dopo il primo microcosmo di appiccichi le dirigenza fa il suo trionfale ingresso in campo: Carmen e le sue due zie passano rispondendo ai saluti. Portano con se un espressione grave quelle di persone sull'orlo dle precipizio, non le vedrai per un altra oretta mentre fanno colazione giù all'ufficio. Hai già fatto le telefonate del caso. In teoria non potresti ma se aspetti loro l'unica vita che si complica è la tua.

I clienti iniziano ad arrivare insieme a Silvana, una dei capi, con un po' di caffè. Come al solito Valentina intrattine la clinentela mentre tu tagli e affetti. È l'incarico più faticoso ma lo preferisci. Dall'altro lato della sala Ilaria e Salvatore litigano. Salvatore è un ragazzo enorme: alto spalle grosse mani come vanghe, in teoria dovrebbe fare il macellaio in seconda in pratica ne servirebbero altri due per fare tutto quello che gli chiedono.

La cosa che odi di più è stare dietro a quel banco ad assecondare la gente: dopo Striscia la notizia, le Iene e tutto il resto non si fidano di nulla. E fanno bene. La politica del negozio è vendere al cliente quello che crede di volere: roba di marca. Magari fusse così.

Dopo una decina di minuti arriva anche il fornitore dei latticini, passi dieci minuti a tirare su quante mozzarelle fresche ti da oggi nel frattempo Valentina dedica la sua attenzione all'altro fornitore: un tizio che allunga il peso delle provole con l'acqua. Quando finalmente quei due sono andati via inizia la vera giornata. Alla prima occasione ti defili su un lato del banco a preparare i sottovuoto. Dovresti cambiare le date di quelli nel banco ma non ti va di fregare la gente e Valentina si sente troppo il capo per farlo. L'incarico si sposta al pomeriggio. I clienti iniziano ad arrivare, sono quasi le dieci, tutti hanno la loro personalissima idea di qualità e risparmio: tu e Valentina dovete convincerli che siete perfettamente daccordo con loro.

Dopo un po' inizia la prima ondata è il panico: gente che si accalca da tutte le parti in cerca delle offerte, tu spegni il cervello andando col pilota automatico. Intanto Ilaria, con la solita faccia afflitta , viene a informarci che sono inarrivo due camion. Fai finta di niente ma sotto sotto gioisci. Anche se il tuo lavoro è stare qui dietro sicuramente ti chiederanno di uscire a dare una mano e tu potrai sottrarti alla seconda ondata di vecchie lamentose.

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