domenica 12 febbraio 2012

Curva C: Siena - Napoli 2-1


Non è che mi sono dimenticato di questa partita. Ho aspettato un po' perché non ci volevo credere, ma è successo ed ora avendo preso un impegno c'è da mantenerlo.

È stata una partita brutta, da ogni punto di vista e da ogni angolazione. Un Napoli svogliato che trotterellava per il campo senza tutta sta convinzione. L'atteggiamento era quello del Barcellona in una partita di coppa con la Juve Stabbia.

La differenza è che noi non siamo il Barcellona. Infatti il Siena ci ha dato due gol, uno più stupido dell'altro. Ma la cosa non sembrava minimamente toccare i nostri che hanno continuato a passarsi la palla al limite dell'area avversaria con l'aria di chi non sa che farsene. Ogni tanto veniva messo in mezzo un cross ma va dato atto al Siena che si sanno difendere.

Solo l'ingresso di Lavezzi, verso la fine ha dato un guizzo al Napoli, non che abbia convinto ma almeno abbiamo preso due pali e una traversa. Sembra che un qualche karma del calcio stia riequilibrando i risultati dell'anno passato: palle e azioni che l'anno scorso sarebbero andate tranquillamente a buon fine adesso non riescono nemmeno se San Gennaro ci mette una pezza.

Ci salva un autogol. Come se il Siena, impietosito, avesse volto mostrarci come si fa.

È anche sconcertante vedere le condizioni di Cavani. Confrontato con le sue performance dell'anno scorso sembra un dilettante: sbaglia gli stop, i controlli, pasticcia con la palla tre ore quando una volta tirava a volo e se mai i difensori lo lasciano tirare la spara in curva.

È desolante, talmente desolante che si è incazzato pure Mazzarri che di solito giustifica questi disastri chiamando in causa gli episodi e la sfiga senza mai ammettere che giochiamo come una provinciale e poi incrociamo le dita sperando che quei tre là davanti si inventino qualcosa.

In curva si usa dire: “al di la del risultato”. Beh a tutto c'è un limite però

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